Sabato 12 aprile 2014 con inizio alle ore 10,00, presso la sala Rosario Livatino del Tribunale di Agrigento si svolgerà la premiazione del concorso “Disegna la legalità”, promosso dall’Ufficio X A.T.P. di Agrigento dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e dalla Camera di Commercio di Agrigento.
La cerimonia conclusiva del concorso, rivolto agli alunni della Scuola Primaria e Secondaria della Regione Sicilia, prevede l’assegnazione dei premi ai vincitori il cui numero, per espressa volontà della commissione esaminatrice degli elaborati, è stato esteso a 14, tenuto conto della massiccia partecipazione e della qualità
dei lavori presentati.
L’iniziativa s’inquadra nell’ambito del Protocollo d’intesa, sottoscritto dal dirigente dell’Ufficio X Ambito Territoriale Provinciale di Agrigento Raffaele Zarbo e dal presidente della CCIAA di Agrigento Vittorio Messina, con lo scopo di contribuire alla lotta contro la mafia e la criminalità organizzata anche sul piano educativo,
promuovendo nelle scuole siciliane di ogni ordine e grado iniziative che sviluppino la coscienza civile democratica.
“La Camera di Commercio – sottolinea Vittorio Messina – sostiene le iniziative studentesche, rivolte ai giovani e a tutti i cittadini sui temi della legalità, della solidarietà operativa, della partecipazione democratica e della sicurezza urbana, d’intesa con le Istituzioni competenti e le Associazioni interessate al fine di intraprendere ogni iniziativa utile di contrasto alla criminalità”.“In questa direzione – aggiunge il presidente Messina – vanno anche le attività dello Sportello legalità, a valere sul Fondo Perequativo di Unioncamere, portate avanti in collaborazione con l’Associazione Libera, nella consapevolezza che il supporto dei protagonisti della vita sociale rimane indispensabile per mettere a fuoco i problemi e le sfide su cui misurarsi, nella prospettiva di fare emergere nell’ambito economico una diffusa cultura della legalità, capace di respingere ogni tentativo di prevaricazione e di pesante condizionamento delle regole del libero mercato che nel passato hanno costituito il terreno fertile per la criminalità organizzata e gli interessi mafiosi”.