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Camera di commercio, Industria. Artigianato e Agricoltura di Agrigento.

Agente affari in mediazione

Agente affari in mediazione

Definizione

L’agente di affari in mediazione è colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare (senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza) nei seguenti settori:

  • immobiliare (svolgono l’attività di mediazione per la conclusione di affari relativi ad immobili ed aziende);
  • con mandato a titolo oneroso nel settore immobiliare (svolgono l’attività di mediazione nel settore immobiliare per conto e su incarico di una sola parte);
  • merceologico (sono mediatori merceologici coloro che svolgono attività di mediazione per la conclusione di affari concernenti merci, derrate, bestiame);
  • servizi vari (sono agenti in servizi vari coloro che svolgono attività di mediazione per la conclusione di affari relativi a specifici servizi).

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Requisiti

I requisiti  (generali, morali e professionali) devono essere posseduti dal titolare dell’ impresa individuale, da tutti i legali rappresentanti di impresa societaria (compresi i consiglieri delegati), dagli eventuali preposti e da tutti coloro che esercitano a qualsiasi titolo l’attività di agenzia e rappresentanza per conto dell’impresa.

  • Requisiti generali:
    • maggiore età;
    • cittadinanza italiana o dell’Unione Europea ovvero stato di cittadino extracomunitario residente in Italia e in possesso del permesso di soggiorno;
  • Requisiti morali :
    • non essere stati sottoposti a misure di prevenzione, divenute definitive, a norma dell’art. 67 del D. Lgs. n. 159/2011,
    • non essere incorsi in reati puniti con la reclusione ai sensi dell’articolo 116 del regio decreto 21 dicembre 1933, n. 1736, e successive modificazioni; non essere interdetti o inabilitati, falliti, condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, la economia pubblica, l’industria ed il commercio, ovvero per delitto di omicidio volontario, furto, rapina, estorsione, truffa, appropriazione indebita, ricettazione e per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commini la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni.
    • Sono ostative anche le condanne per reati per i quali la pena sia stata patteggiata ai sensi degli artt. 444 e 445 del c.p.p..
    • Non sono, viceversa, ostative le condanne per le quali si è ottenuto il beneficio della sospensione condizionale della pena.
  • Requisiti professionali
    • aver conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado, aver frequentato uno specifico corso di formazione e, successivamente, avere superato l’esame presso la Camera di Commercio diretto ad accertare l’attitudine e la capacità professionale dell’aspirante in relazione al ramo di mediazione prescelto;

Incompatibilità

L’esercizio dell’attività di mediazione di cui alla legge 39/1989 è incompatibile con:

  • l’attività svolta in qualità di dipendente da persone, società o enti, privati e pubblici, fatta eccezione per l’impiego presso imprese di mediazione e per l’impiego presso pubbliche amministrazioni in regime di tempo parziale non superiore al 50% delle ore previste del contratto;
  • con l’esercizio di attività imprenditoriali e professionali, escluse quelle di mediazione comunque esercitate.

 

 

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Ultimo aggiornamento: 29 Febbraio 2024

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